Penale.it

Google  

 La newsletter
   gratis via e-mail

 Annunci Legali




Sezioni Unite

6 luglio 2016
Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 28 aprile 2016 (dep. 1° luglio 2016), n. 26889
Captatori informatici: i dicta delle Sezioni Unite "Limitatamente ai procedimenti per delitti di criminalità organizzata, è consentita l'intercettazione di conversazioni o comunicazioni tra presenti mediante l'installazione di un captatore informatico in dispositivi elettronici portatili (ad es., personal computer, tablet, smartphone, ecc.) - anche nei luoghi di privata dimora ex art. 614 c.p., pure non singolarmente individuati e anche se ivi non si stia svolgendo l'attività criminosa". "Per reati di criminalità organizzata devono intendersi non solo quelli elencati nell'art. 51 c.p.p., commi 3-bis e 3-quater, ma anche quelli comunque facenti capo a un'associazione per delinquere, ex art. 416 c.p., correlata alle attività criminose più diverse, con esclusione del mero concorso di persone nel reato".


30 aprile 2015
Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 26 marzo 2015 (dep. 24 aprile 2015), n. 17325
Il dictum delle Sezioni Unite: "Il luogo di consumazione del delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, di cui all'art. 615 ter c.p., è quello nel quale si trova il soggetto che effettua l'introduzione abusiva o vi si mantiene abusivamente"


29 gennaio 2015
Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, sentenza 29 gennaio 2015 (dep. 17 luglio 2015), n. 31022
I principi enunciati dalla Corte: - "La testata giornalistica telematica, in quanto assimilabile funzionalmente a quella tradizionale, rientra nel concetto ampio di stampa e soggiace alla normativa, di rango costituzione e di livello ordinario, che disciplina l'attività d'informazione professionale diretta al pubblico"; - "Il giornale on line, al pari di quello cartaceo, non può essere oggetto di sequestro preventivo, eccettuati i casi tassativamente previsti dalla legge, tra i quali non è compreso il reato di diffamazione a mezzo stampa".


16 giugno 2012
Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 19 gennaio 2012 (dep. 8 giugno 2012), n.
Non può configurarsi una responsabilità penale (ricettazione) per l'acquirente finale di cose in relazione alle quali siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale, ritenendosi corretta la contestazione dell'illecito amministrativo di cui all'art. 1, comma 7, d.l. 14 marzo 2005, n. 35 convertito nella l. 14 maggio 2005, n. 80


 
© Copyright Penale.it - SLM 1999-2012. Tutti i diritti riservati salva diversa licenza. Note legali  Privacy policy