Penale.it

Google  

 La newsletter
   gratis via e-mail

 Annunci Legali




Circolazione stradale

1 luglio 2022
Corte Costituzionale, sentenza 9 giugno 2022 (dep. 30 giugno 2022), n. 163
illegittimità costituzionale dell’art. 224, comma 3, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), nella parte in cui non prevede che, nel caso di estinzione del reato di guida sotto l’influenza dell’alcool di cui all’art. 186, comma 2, lettere b) e c), del medesimo decreto legislativo, per esito positivo della messa alla prova, il prefetto, applicando la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente, ne riduca la durata della metà.


16 aprile 2021
Corte Costituzionale, sentenza 28 gennaio 2021 (dep. 16 gennaio 2021), n. 68
Illegittimità costituzionale dell’art. 30, quarto comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale), in quanto interpretato nel senso che la disposizione non si applica in relazione alla sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida, disposta con sentenza irrevocabile ai sensi dell’art. 222, comma 2, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada).


25 novembre 2020
Corte Costituzionale, sentenza 4 novembre 2020 (dep. 25 novembre 2020), n. 248
L'artiicolo 590-bis c.p. ("lesioni stradali") è costituzionalmente legittimo. Tuttavia, la Corte invita il Legislatore a rivedere il regime della procedibilità


30 luglio 2020
Corte Costituzionale, sentenza 24 giugno 2020 (dep. 30 luglio 2020), n. 179
1) Illegittimità costituzionale dell’art. 24 del d.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, di casellario giudiziale europeo, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti (Testo A)», nella parte in cui non prevede, tanto nella versione antecedente, quanto in quella successiva alle modifiche intervenute ad opera del decreto legislativo 2 ottobre 2018, n. 122 (Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 18 e 19, della legge 23 giugno 2017, n. 103), che nel certificato del casellario giudiziale richiesto dall’interessato non siano riportate le iscrizioni della sentenza di condanna per uno dei reati di cui all’art. 186 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada) che sia stato dichiarato estinto in seguito al positivo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, nonché dell’ordinanza che dichiara l’estinzione del reato medesimo ai sensi dell’art. 186, comma 9-bis, cod. strada 2) Illegittimità costituzionale dell’art. 25 t.u. casellario giudiziale, nel testo in vigore anteriormente alla sua abrogazione ad opera del d.lgs. n. 122 del 2018, nella parte in cui non prevede che nel certificato penale del casellario giudiziale richiesto dall’interessato non siano riportate le iscrizioni della sentenza di condanna per uno dei reati di cui all’art. 186 cod. strada che sia stato dichiarato estinto in seguito al positivo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, nonché dell’ordinanza che dichiara l’estinzione del reato medesimo ai sensi dell’art. 186, comma 9-bis, cod. strada.


21 luglio 2020
Corte Costituzionale, sentenza 25 giugno 2020 (dep. 21 giugno 2020), n. 156
Illegittimità costituzionale dell’art. 131-bis del codice penale, inserito dall’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 16 marzo 2015, n. 28, recante «Disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto, a norma dell’articolo 1, comma 1, lettera m), della legge 28 aprile 2014, n. 67», nella parte in cui non consente l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ai reati per i quali non è previsto un minimo edittale di pena detentiva.


27 maggio 2020
Corte Costituzionale, sentenza 6 maggio 2020 (dep. 27 maggio 2020), n. 99
Stop alla revoca automatica della patente di guida anche per le misure di prevenzione: illegittimità costituzionale dell’art. 120, comma 2, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), come sostituito dall’art. 3, comma 52, lettera a), della legge 15 luglio 2009, n. 94 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica), e come modificato dall’art. 19, comma 2, lettere a) e b), della legge 29 luglio 2010, n. 120 (Disposizioni in materia di sicurezza stradale) e dall’art. 8, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 18 aprile 2011, n. 59 (Attuazione delle direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti la patente di guida), nella parte in cui dispone che il prefetto «provvede» – invece che «può provvedere» – alla revoca della patente di guida nei confronti dei soggetti che sono o sono stati sottoposti a misure di prevenzione ai sensi del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136)


20 febbraio 2020
Corte Costituzionale, sentenza 16 gennaio 2020 (dep. 20 febbraio 2020), n. 24
Non automatica la revoca della patente di guida in caso di libertà vigilata. "Illegittimità costituzionale dell’art. 120, comma 2, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), come sostituito dall’art. 3, comma 52, lettera a), della legge 15 luglio 2009, n. 94 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica), e come modificato dall’art. 19, comma 2, lettere a) e b), della legge 29 luglio 2010, n. 120 (Disposizioni in materia di sicurezza stradale) e dall’art. 8, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 18 aprile 2011, n. 59 (Attuazione delle direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti la patente di guida), nella parte in cui dispone che il prefetto “provvede” – invece che “può provvedere” – alla revoca della patente di guida nei confronti di coloro che sono sottoposti a misura di sicurezza personale"


17 aprile 2019
Corte Costituzionale, sentenza 19 febbraio 2019 (dep. 17 aprile 2019), n. 88
Illegittimità costituzionale dell’art. 222, comma 2, quarto periodo, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), nella parte in cui non prevede che, in caso di condanna, ovvero di applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell’art. 444 del codice di procedura penale, per i reati di cui agli artt. 589-bis (Omicidio stradale) e 590-bis (Lesioni personali stradali gravi o gravissime) del codice penale, il giudice possa disporre, in alternativa alla revoca della patente di guida, la sospensione della stessa ai sensi del secondo e terzo periodo dello stesso comma 2 dell’art. 222 cod. strada allorché non ricorra alcuna delle circostanze aggravanti previste dai rispettivi commi secondo e terzo degli artt. 589-bis e 590-bis cod. pen.;


18 gennaio 2018
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 27 settembre 2017 (dep. 19 ottobre 2017), n. 48330
Guida in stato di ebbrezza e svolgimento di lavori di pubblica utilità: il giudice deve sospendere gli effetti della sospensione della patente di guida sino all'esito della sanzione sostitutiva (con eventuale sostituzione-rideterminazione)


1 dicembre 2013
Corte Costituzionale, sentenza 20 novembre 2013 (dep. 28 novembre 2013), n. 281
Illegittimità costituzionale dell’art. 120, commi 1 e 2, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), come sostituito dall’art. 3, comma 52, lettera a), della legge 15 luglio 2009, n. 94 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica), nella parte in cui si applica anche con riferimento a sentenze pronunziate, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, in epoca antecedente all’entrata in vigore della legge n. 94 del 2009


28 giugno 2012
Corte Costituzionale, sentenza 20 giugno 2012 (dep. 27 giugno 2012) n. 167
Applicabili i lavori di pubblica utilità anche agli illeciti commessi dai conducenti "a rischio elevato" di cui all'art. 186 bis cds


20 aprile 2012
Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, sentenza 19 gennaio 2012 (dep. 17 aprile 2012), n.
Non è confiscabile la vettura condotta in stato di ebbrezza dall'autore del reato, utilizzatore del veicolo in relazione a contratto di leasing, se il concedente, proprietario del mezzo, sia estraneo al reato.


28 aprile 2011
Tribunale di Brescia, Sezione Distaccata di Salò, Sentenza 10 dicembre 2010, (dep. 14 gennaio 2011), n. 173
Guida in stato d'ebrezza - La presenza di alcool nel sangue segue un andamento a parabola, partendo da valori di ingresso – sostanzialmente bassi – per poi incrementare sino al livello di massima intossicazione e, da lì, scendere sino all’annullamento. Ove l’accertamento del tasso alcolemico sia effettuato a distanza dal momento del fermo, non si è in grado di comprendere se al momento del controllo l’organismo si trovasse nella fase ascendente della curva alcolemica, ovvero in quella discendente, con conseguente incertezza della prova dell’entità concreta dell’intossicazione al momento della conduzione del mezzo; ne deriva che la condotta deve essere ricondotta – in favor rei – alla fascia a) dell'art. 186 C.d.s.


22 febbraio 2011
Tribunale di Milano, Sezione XI Penale, in funzione di giudice del riesame, Ordinanza 7 febbraio 2011
Guida in stato di ebbrezza - rifiuto di sottoporsi all'alcoltest - sequestro del veicolo finalizzato a confisca - modifica di legge - perpetuatio jurisdictionis A seguito delle modifiche apportate all'art. 186 cod. strada dalla legge n. 120 del 2010, la confisca del veicolo, che consegue alla guida in stato di ebbrezza, ha assunto natura di sanzione amministrativa accessoria, ma la novella non ha abrogato l'istituto del sequestro prodromico alla confisca, bensì si è limitata a modificarne la qualificazione giuridica, trattandosi ora di sequestro amministrativo. Nel caso in cui il sequestro venne legittimamente eseguito secondo le regole all'epoca vigenti, in applicazione del principio della perpetuatio jurisdictionis il giudice penale, che è sempre competente ad infliggere le sanzioni amministrative conseguenti alla commissione di un reato, non deve investire della questione l'autorità amministrativa ma deve valutare se l'atto già compiuto fosse conforme ai requisiti sostanziali di natura amministrativa attualmente necessari per l'adozione della misura.


20 novembre 2010
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, sentenza 22 settembre 2010 (dep. 2 novembre 2010) n. 38570
La Corte di Cassazione si pronuncia, per la prima volta, sulle conseguenze della novella introdotta dalla l. n. 120/2010 in tema di sequestro previsto dagli artt. 186 e 187 C.d.S.; in particolare, gli ermellini hanno sancito che, in mancanza di norme transitorie, il venir meno della natura penale della confisca prevista dai detti articoli, comporti l'applicazione dell'art. 2 comma 4 c.p., con la conseguenza che, ai casi di consumazione del reato avvenuta prima dell'entrata in vigore della nuova legge, si applicherà la nuova e più favorevole disciplina che ha trasformato una sanzione penale in una di carattere amministrativo.


25 settembre 2010
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 10 giugno 2010 (dep. 18 agosto 2010), n. 32021
In tema di guida in stato di ebbrezza ed incidente stradale, la confisca del veicolo è disposta soltanto quando il valore del tasso alcoolemico sia superiore a 1,5 (fattispecie relativa alla formulazione dell'art. 186 C.d.S. precedente alla novella di cui alla l. 120/2010).


10 agosto 2010
Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Pavia, Ordinanza 5 luglio 2010
In caso di emissione di decreto penale di condanna per il reato di cui all'art. 186, II comma, lett. c) del CdS, non può essere disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, stante la inervenuta pronuncia di incostituzionalità del medesimo articolo a seguito della sent. 26 maggio 2010 n. 196 della Corte Cost., rivestendo la confisca la natura di sanzione penale accessoria. Va altresì disposta la restituzione del veicolo medesimo in caso di intervenuta e precedente emssione di decreto penale di condanna ai danni del trasgressore, che preveda la confisca del mezzo sanzionato (massima a cura dell'avv. Marcello Bergonzi Perrone - Voghera)


4 giugno 2010
Corte Costituzionale, Sentenza 26 maggio 2010 (dep. 4 giugno 2010), n. 196
Irretorattiva (ante riforma del 2008) la confisca del veicolo in caso di guida in stato di ebbrezza. Illegittimità costituzionale, limitatamente alle parole «ai sensi dell’articolo 240, secondo comma, codice penale», dell’articolo 186, comma 2, lettera c), del d. lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), come modificato dell’art. 4, comma 1, lettera b), del d.l. 23 maggio 2008, n. 92 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della l. 24 luglio 2008, n. 125


2 giugno 2010
Tribunale di Bologna, Sentenza 7 gennaio 2010 (dep. 7 gennaio 2010), n. 26
La positività urinaria a benzodiazepine ed oppiacei, come per altre sostanze stupefacenti, non permette di documentare l'attualità d'uso delle stesse e pertanto un'alterazione psicofisica da loro assunzione, cui scaturisce la riduzione della performance alla guida, che costituisce il fatto illecito che il legislatore ha voluto sanzionare attraverso l'art 187 C.d.S. Analogamente, in un traumatizzato importante, lo stato generale può portare ad alterazione dei valori rilevati tramite esame urinario, a causa di tossine che entrano in circolazione: non sussiste, dunque, il reato di cui all'art. 186 C.d.S.


2 giugno 2010
Tribunale di Reggio Emilia, Sentenza 21 maggio 2009 (dep. 28 maggio 2009), n. 748
In tema di 186 C.d.S., dopo la riforma del 2007, l'accertamento dello stato di ebbrezza deve essere positivamente quantificato secondo precisi valori numerici. La norma impone l'accertamento dello stato di ebbrezza con le modalità tecniche di cui ai commi 3 e 4, poiché diversamente non si vede come si potrebbe approdare alla precisa individuazione del tasso alcoolemico e, dunque, all'inquadramento del fatto nell'uno o nell'altro paradigma normativo. Questo comporta che con la disciplina post riforma del 2007, in mancanza degli accertamenti tecnici previsti dalla legge, si sia nell'impossibilità sia di stabilire se il fatto sia riconducibile all'una o all'altra ipotesi di cui al 2° comma dell'art. 186 C.d.S. sia, prima ancora, di verificare la stessa materialità del reato. Appare allora evidente l'inidoneità a questo scopo degli elementi sintomatici dello stato di ebbrezza: tali indici, infatti, sono frutto di una elaborazione giurisprudenziale che presupponcva una fattispecie (quella ante-riforma del 2007) profondamente diversa, alla quale erano estranee tanto la suddivisione delle condotte secondo fasce di gravità quanto la necessità degli esami strumentali ai fini dell'accertamento dello stato di ebbrezza.


2 giugno 2010
Tribunale di Bologna, Sentenza 11 gennaio 2010 (dep. 11 gennaio 2010), n. 40
In tema di art. 186 C.d.S., per i fatti commessi in epoca precedente all'entrata in vigore della novella di cui alla l. n. 160/2007, si applica la precedente normativa in quanto più favorevole all'imputato; tuttavia, in applicazione della previgente disciplina, all'accertamento della guida in stato di ebbrezza consegue la sospensione della patente di guida come sanzione amministrativa accessoria.


2 giugno 2010
Tribunale di Trento, Sentenza 25 gennaio 2010 (dep. 9 febbraio 2010), n. 53
L'art. 186 C.d.S. si applica anche a chi guida la bicicletta; alla condanna consegue la sospensione della patente di guida (ove posseduta) anche per la guida di veicoli consentita senza patente.


1 giugno 2010
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 25 maggio 2010 (dep.), n. 19646
La Cassazione conferma l'orientamento, in base al quale non può essere applicata la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, conseguente per legge a illeciti posti in essere con violazione delle norme sulla circolazione stradale, a colui che li abbia commessi conducendo veicoli per la cui guida non sia richiesta alcuna abilitazione.


27 maggio 2010
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 29 aprile 2010 (dep. 26 maggio 2010), n. 20093
La natura della confisca di cui all'art. 186 C.d.S. ha un evidente contenuto afflittivo che trascende le tipiche finalità della misura di sicurezza: tale natura, tipica delle sanzioni penali, impone l'applicazione dei principi dell'ordinamento penale ed in particolare quello di legalità e quello di personalità della responsabilità penale. La sanzione, dunque, può colpire solo l'autore del reato e non soggetti diversi; ne consegue che non è possibile sottoporre a sequestro il veicolo appartenente ad un ente, ancorché utilizzato dagli organi rappresentativi dello stesso.


23 novembre 2009
Corte di Cassazione, Sezione VI Penale, Sentenza 29 ottobre 2009 (dep. 19 novembre 2009), n. 44498
Non è reato circolare con il mezzo sottoposto a fermo amministrativo, considerata l'impossibile riconducibilità del "fermo amministrativo" alla nozione di "sequestro amministrativo", avuto riguardo ai due distinti profili che attengono al principio di tassatività e determinatezza delle fattispecie penali ed al divieto del ricorso della analogia in malam partem.


11 novembre 2009
Tribunale di Reggio Emilia, Sentenza 2 ottobre 2009 (dep. 3 ottobre 2009), n. 856
In tema di reati previsti dal Codice della Strada (artt. 186-187), un'altra pronuncia ex art. 129 c.p.p. che "sconfessa" il valore delle analisi ematiche c.d. di "screening". L'inattendibilità di queste ultime, per quanto concerne la presenza di sostanze stupefacenti nel sangue (art. 187 Codice della Strada), travolge anche l'accertamento circa la presenza di alcool nel sangue, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 186 Codice della Strada.


29 settembre 2009
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 6 maggio 2009 (dep. 11 giugno 2009), n. 24015
L'art. 186 comma 2 del Codice della Strada consente il sequestro preventivo - e la conseguente confisca - del veicolo in comproprietà, in quanto la norma esclude soltanto la confisca di veicolo appartenente ad un terzo, in ragione della tutela del suo diritto di proprietà, e del fatto che la presunzione assoluta di pericolosità derivante dall'uso del veicolo può risultare attenuata solamente in tale ultimo caso, mentre in caso di comproprietà, la presunzione medesima rimane integra. Impregiudicata la questione sul sequestro e la confiscabilità della quota appartenente al terzo.


29 settembre 2009
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 24 giugno 2009 (dep. 9 luglio 2009), n. 28189
Il comproprietario dell'autovettura sequestrata ex art. 186 comma 2 Codice della Strada non ha diritto alla restituzione del veicolo, in quanto la misura cautelare reale è finalizzata alla confiscabilità della quota di proprietà dell'imputato, da considerarsi finalità ammissibile, la quale richiede il mantenimento del sequestro al fine di evitare che il bene sia disperso e che ritornato nella disponibilità dei comproprietari possa essere nuovamente usato dal soggetto che è stato trovato alla guida in stato di alterazione alcolica, situazione che la norma in oggetto intende prevenire; in ogni caso, il comproprietario non imputato potrà rivalersi sul prezzo ricavabile dalla vendita dell'autovettura.


18 settembre 2009
Tribunale di Ferrara, Sentenza 21 maggio 2009 (dep. 25/05/2009), n. 751
Un'altra pronuncia del Tribunale di Ferrara, in questo caso a seguito di opposizione a decreto penale di condanna, con cui si è affermato che la condotta sanzionata dall'art. 187 C.d.S. è costituita dal fatto di porsi alla guida di un veicolo sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, effetto che deve essere sussistente ed attuale e che non può essere accertato attraverso il riscontro della presenza nelle urine di metabolici di sostanza stupefacente, la quale non è dimostrativa dell'attuale sussistenza - al momento detta guida - dello stato di alterazione.


17 settembre 2009
Tribunale di Ferrara, Sentenza 25 giugno 2009, n. 296
Sentenza di proscioglimento, a seguito di richiesta di emissione di decreto penale di condanna, con cui si è ritenuto che lo stato di alterazione psicofisica, rilevante ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 187 C.d.S., non possa essere desunto dalla mera presenza di metaboliti evidenziata dalle analisi, poiché le tracce degli stessi permangono nelle urine anche dopo la fine dell'efficacia del principio attivo.


5 settembre 2009
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 9 luglio 2009, n. 28219
In un obiter dictum, la Corte di Cassazione ritiene "opzione scientifica non arbitraria" il fatto che la presenza del principio attivo stupefacente persista per un certo arco temporale, della durata anche di diversi giorni, dopo l'assunzione dello sostanza; ragionando in astratto, la Corte afferma che ciò potrebbe non costituire prova certa al di là di ogni ragionevole dubbio di uno stato di "alterazione" da stupefacenti, che costituisce il proprium del reato di cui all'articolo 187 C.d.S.


26 agosto 2009
Tribunale di Bologna, Sentenza 16 giugno 2009 (dep. 17/06/2009), n. 1422
La positività ottenuta sulle urine con le tecniche dì screening può essere indubbiamente interpretata come riscontro di pregresse assunzioni di sostanze stupefacenti, ma nulla dice sulle condizioni in cui il conducente si trovava al momento della guida. Ne consegue che, in difetto di ulteriori elementi probatori, l'imputato dev'essere assolto dal reato di cui all'art. 187 C.d.s. perchè il fatto non sussiste.


24 maggio 2009
Tribunale di Savona, Sentenza 19 marzo 2009 (dep. 3 aprile 2009), n. 354 - Est. M. Rossi
Non è consentito desumere la sussistenza del reato di guida in stato di alterazione psicofisica, dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, sulla base dei soli dati sintomatici. Per l'accertamento del reato occorrono la presenza di un adeguato esame chimico su campioni di liquidi biologici con esito positivo nonché l’esecuzione di una visita medica che certifichi uno stato di alterazione psico-fisica riconducibile all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope


9 dicembre 2008
Tribunale di Reggio Emilia, Giudice per le Indagini Preliminari, Ordinanza 4 dicembre 2008
Guida in stato di ebbrezza da alcolici ex art. 186, comma 2, lett. c) c.d.s.: confiscabile il mezzo utilizzato per commettere il reato anche a fronte di decreto penale di condanna


6 novembre 2008
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 16 settembre 2008 (dep. 23 ottobre 2008), n. 39858 (Pres. Morgigni, Rel. Campanato)
Guida in stato di alterazione fisica e psichica correlata all'uso di sostanza stupefacente (art.187 C.d.s.): non consentita la condanna sulla scorta di soli dati sintomatici


15 ottobre 2008
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 16 settembre 2008 (dep. 10 ottobre 2008), n. 38558
Il termine prescrizionale applicabile al reato di cui all'art. 186 c.d.s. commesso prima dell’entrata in vigore della legge n. 251 del 2005, è quello più favorevole previsto dall’art. 157 c.p. nel testo precedente alle modifiche introdotte dalla legge menzionata e con riferimento ai termini sanzionatori differenziati introdotti con il d.l. 117/2007. Nel caso di specie, era stata accertata una concentrazione alcoolemica attualmente sanzionata con la sola ammenda a seguito di mutatio legis favorevole


26 settembre 2008
Corte di Appello di Trieste, Sezione I Penale, Sentenza 21 aprile 2008 (dep. 2 maggio 2008), n. 507
Guida in stato di ebbrezza. Risultati etilometrici pari a 0,89 e 0,82 g/l. Rientrano nella prima fascia del punibile, con conseguente possibilità di avanzare istanza di oblazione, in quanto la legge non indica espressamente il secondo valore decimale mentre è pur sempre possibile un margine di errore delle apparecchiature


8 gennaio 2008
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 17 ottobre 2007 (dep. 23 novembre 2007), n. 43405
Rifiuto di sottoporsi ad alcooltest: è abolitio criminis


3 dicembre 2007
Tribunale di Rovereto, in composizione monocratica, Sentenza 6 novembre 2007, n. 352/07
Configuaribilità anche dopo la novella legislativa di cui alla l. 160/07 il reato di guida in stato di ebbrezza "sintomatico" (cioè in assenza di prova etilometrica).


21 settembre 2007
Alberto Cianfarini, Motivazione carente: quando il giudice di merito omette di dire l’ultroneo (nota a Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, 15 marzo 2007 (dep. 18 maggio 2007), n. 19373


9 luglio 2007
Ordinanza propositiva del conflitto di competenza. Tribunale di Piacenza, G.i.p. dott. Pio Massa, 24.11.06
Circolazione stradale - Guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti - conflitto negativo di competenza


8 gennaio 2007
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 25 gennaio 2006 (dep. 14 giugno 2006), n. 20236/2006 (138/2006)
Guida in stato di ebbrezza: le analisi ematiche fatte in ospedale sono pienamente utilizzabili, anche se manca il consenso al prelievo


1 dicembre 2006
Tribunale di Forli'-Cesena, in composizione monocratica, Sentenza 20 novembre 2006
Per l'accertamento ematico dello stato di ebbrezza e' necessaria una catena di custodia dei reperti


3 ottobre 2006
Corte di Cassazione, Sezione VI Penale, Sentenza 20 giugno 2006 (dep. 12 settembre 2006), n. 30065/2006 (955/2006)
Lesioni colpose da sinistro stradale: il conducente deve far indossare le cinture ai suoi passeggeri


19 aprile 2006
Corte di Appello di Trento, Sentenza 22 marzo 2006 (dep. 19 aprile 2006), n. 110/06
La fattispecie di cui all'art. 187 CdS è costituita dal concorso necessario di due elementi quantificanti: lo stato di alterazione¸ tale da compromettere le normali condizioni psico-fisiche indispensabili nello svolgimento della guida e da costituire di per sé una condotta di pericolo per la sicurezza della circolazione stradale, e l’avvenuta assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, idonee a causare lo stato di alterazione e riscontrabili con idonee analisi di laboratori.


21 marzo 2006
Tribunale di Tempio Pausania, sezione distaccata di Olbia, sentenza 1 marzo 2006 (dep. 15 marzo 2006), n. 89/2006
circolazione stradale - guida in stato di ebbrezza (art. 186 C.d.s.) - responsabilità penale - prova etilometrica - insufficienza


3 febbraio 2006
Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sentenza 17 gennaio 2006 (dep. 31 gennaio 2006), n. 3821
Guida in stato di ebbrezza. Competente il giudice monocratico anche per fatti commessi prima del 13 agosto 2003, ma applicabile il regime sanzionatorio del Giudice di pace


27 dicembre 2005
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza 17 settembre 2004 (dep. 23 dicembre 2004), n. 49304/2004
Variazione della competenza per il reato di guida in stato di ebbrezza e principio processuale del tempus regit actum


27 dicembre 2005
Corte di Cassazione, Sezione I Penale, Sentenza 27 settembre 2005 (dep. 3 ottobre 2005), n. 35628/2005 (n. 3100/2005)
La competenza per il reato di guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti resta al Giudice di pace anche dopo l'entrata in vigore del decreto legge 27.6.2003, n. 151, convertito, con modificazioni, nella legge 1.8.2003, n. 214


27 luglio 2004
Corte Costituzionale, Ordinanza 13 luglio 2004 (dep. 27 luglio 2004), n. 277
La norma incriminatrice di cui all'art. 187 C.d.S. prevede una fattispecie che risulta compatibile con i principi costituzionali solo s vi è concorrenza dei due elementi, l’uno obiettivamente rilevabile dagli agenti di polizia giudiziaria (lo stato di alterazione), e per il quale possono valere indici sintomatici, l’altro, consistente nell’accertamento della presenza, nei liquidi fisiologici del conducente, di tracce di sostanze stupefacenti o psicotrope, a prescindere dalla quantità delle stesse, essendo rilevante non il dato quantitativo, ma gli effetti che l’assunzione di quelle sostanze può provocare in concreto nei singoli soggetti.


15 luglio 2003
Corte Costituzionale, Sentenza 30 giugno 2003 (dep. 15 luglio 2003), n. 239
Illegittimità costituzionale degli artt. 120, comma 2, e 130, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), nella parte in cui prevedono la revoca della patente nei confronti delle persone condannate a pena detentiva non inferiore a tre anni, quando l'utilizzazione del documento di guida possa agevolare la commissione di reati della stessa natura


17 luglio 2001
Corte Costituzionale, Sentenza 5 luglio 2001 (dep. 17 luglio 2001), n. 251
Illegittimità costituzionale dell’art. 120, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), in relazione all’art. 130, comma 1, lettera b), del medesimo codice, nella parte in cui prevede la revoca della patente nei confronti di coloro che sono stati sottoposti alle misure di prevenzione previste dalla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, come sostituita dalla legge 3 agosto 1988, n. 327, nonché dalla legge 31 maggio 1965, n. 575, così come successivamente modificata e integrata.


 
© Copyright Penale.it - SLM 1999-2012. Tutti i diritti riservati salva diversa licenza. Note legali  Privacy policy